Comunicato stampa di ANDIS Lombardia
In data 3 gennaio 2021, i Dirigenti scolastici di A.N.DI.S. Lombardia nel Documento “Gli studenti non sono numeri” segnalavano le continue e diverse indicazioni provenienti dagli Enti preposti all’organizzazione della riapertura delle scuole “in presenza” degli studenti della scuola secondaria di II grado.
Nel giro di meno di un mese sono state stabilite due modalità di riapertura delle scuole e richieste tre diverse rilevazioni che hanno determinato la necessità di riorganizzazione delle attività didattiche, dei gruppi classe, degli orari di servizio del personale scolastico e dei docenti.
I Dirigenti scolastici hanno comunque operato nel rispetto delle indicazioni, tenendo altresì in conto di variabili fondamentali per una coerenza educativa della frequenza, dei gruppi classe, delle situazioni di studenti “fragili” socialmente e sanitariamente da tutelare.
La conseguenza di tale minuzioso lavoro ha comportato che, in talune situazioni, non si sia potuto “ma-tematicamente” rispettare le percentuali indicate dalla Prefettura.
Si è trattato di aggiustamenti minimi, ma necessari al buon funzionamento delle attività didattiche.
A fronte di ciò è pervenuta la Nota della Prefettura di Milano del 5 gennaio 2021, nella quale si richiama il rigoroso rispetto del 50% della didattica in presenza e pervengono rilievi e inviti a modificare l’orga-nizzazione delle lezioni anche in presenza di scostamenti minimi in eccesso o in difetto della suddetta percentuale.
In tale nota sono minacciate sanzioni ai dirigenti in caso di mancato adempimento.
I Dirigenti scolastici ricordano che, dall’inizio della pandemia, per tutta l’estate, dall’inizio dell’anno scolastico corrente, insieme ai docenti e al personale scolastico, hanno profuso impegno e passione per assicurare il funzionamento della scuola, a partire dall’organizzazione dell’attività didattica a distanza, all’acquisto delle dotazioni necessarie, all’organizzazione di spazi, alla gestione dei casi di contagio, anche sostituendosi e assumendosi responsabilità spettanti agli enti proprietari e alle aziende sanitarie.
Tutto quanto è stato fatto con lo spirito di servizio che connota un dirigente pubblico a capo di una co-munità di studenti e di persone.
L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (A.N.DI.S,) pertanto esprime lo stupore e l’inaccettabilità dei toni della nota, espressa anche dai colleghi dell’Associazione Nazionale Presidi e chiede che si assicuri una flessibilità nella distribuzione della frequenza scolastica che tende esclusivamente ad assicurare il giusto equilibrio tra esigenze organizzative, educative e didattiche.
I Dirigenti scolastici sono consapevoli che devono operare nel rispetto delle norme, ma ricordano che le istituzioni scolastiche agiscono nell’ambito di un’autonomia anche organizzativa garantita costituzio-nalmente e che rispondono delle loro azioni in termini disciplinari al Direttore Regionale che è ben consapevole degli sforzi e delle responsabilità fin qui assunte dai Dirigenti scolastici.
La Presidente di ANDIS Lombardia
Maria Grazia Decarolis